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Il bronzo di Carin Grudda "Il grande re"

Tra i Mondi di Carin Grudda Parco di sculture monumentali e d’arte contemporanea

 

Carin Grudda, è una pittrice e scultrice tedesca con casa nelle campagne di Lingueglietta il cui giardino è stato tramutato in un "Parco di Sculture" dal significativo titolo "Tra I Mondi"
Un artista un po' maga e un po' alchimista, capace di raccogliere oggetti spiaggiati e di trasformarli in monumenti, capace di introdurre il seme dell'invenzione nell'assemblaggio di elementi eterogenei di recupero per costruire opere di rigorosa impronta poverista", dotata di una prorompente creatività.

Esiste un varco aperto fra due dimensioni spazio-temporali, “in between”, fra due mondi paralleli nella piana fertile che si distende ai piedi dell’abitato storico di Lingueglietta, fra gli ulivi e le terrazze antiche della Valle Fontanabuonala porta tra i mondi

Carin Grudda nasce nel 1953 in Germania a Gudensberg, vicino a Kassel. Si laurea in storia dell'arte e filosofia a Giessen, con una tesi sul rapporto tra Dadaismo e Filosofia. Un soggiorno a Villa Massimo e un tirocinio a Madrid la spingono a intraprendere l'attività artistica. Lavora, in seguito, a Francoforte e Ingelheim dove realizza pitture e puntesecche. Durante l'assegnazione di un premio in Italia (Imperia) conosce il fonditore romano Pietro Caporrella. Incontra Spoerri, Bonalumi, Nunzio e Cascella. Realizza, sempre con Caporrella, dei grandi bronzi che le aprono la strada a una notorietà internazionale.Un’artista di grande livello, che gode di buona considerazione internazionale, che vanta diversi cataloghi, decine di mostre ed esposizioni personali sparse per tutta Europa e che, soprattutto, ha rappresentato l’Italia alla Biennale di Venezia del 2011.

 in primo piano Carin Grudda  dietro al bronzo emanuela martinelli

 

Nella foto sopra in primo piano Carin Grudda dietro al bronzo Emanuela Martinelli

la grande madre il bronzo di carin grudda

 

Nella foto sopra Emanuela Martinelli a sinistra e Carin Grudda a destra del gigantesco bronzo raffigurante "La grande Madre"

 

Il parco di Carin Grudda

La natura selvaggia, un angolo quasi preistorico con la civiltà vista in lontananza in fondo alla valle, terrazzamenti in cui le sculture trovano una inconsueta collocazione in armonia con l’ambiente circostante, una simbiosi tra l’arte della natura e quella dell’uomo.

Il progetto parte dall’idea di realizzare uno spazio espositivo in cui la scenografia naturale metta in condizione i visitatori di cogliere il contenuto delle opere senza interferenze o forzature.

È un progetto aperto, iniziato nel 2001. Il tempo, l’esperienza e la fantasia danno il loro contributo, anno dopo anno lo spazio cresce, si modifica, come le querce del bosco vicino, fino a diventare una traccia del passaggio culturale dell’uomo.

Oggi, dopo tanti anni di lavoro, la visione di un tempo si è realizzata, il concetto però è rimasto aperto, il parco è abitato e vissuto con nuove opere che si aggiungono ogni anno o partono per le esposizioni temporanee, con visitatori, amici, colleghi, bambini, iniziative culturali.

 Un salone aperto agli incontri, un’isola culturale. Un luogo appartato della creatività.

Sempre accompagnato dalla musica: concerti di rane, grilli o cicale, gli urli metallici dell’aquila dei serpenti, i falchi, i campanacci delle capre del vicino oppure del gregge di pecore al pascolo in primavera. I grandi pianisti che suonano nello studio sopra il mare o soprano che cantano brani di Schumann … le canzoni italiane degli amici torinesi, musica celtica, improvvisazioni e incanto nelle ore delle stelle di un fine settimana …

Info utili:

Indirizzo: Reg. Gareffi 7, Lingueglietta (Cipressa, IM), 18017;

Orari di visita: su appuntamento;

Tel: +39 0183 91242; cell: +49 1602881032 o +39 346 3508525;

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