
Uniti Cambiamo San Lorenzo ha inserito nel proprio programma uno studio di fattibilità per l’utilizzo della fermata d’emergenza dei treni in Via Pietrabruna realizzata alcuni anni fa in una vera e propria “ Stazione del Territorio”
Cosa sono le Stazioni del territorio:
E’un progetto del Gruppo FS per rigenerare i piccoli centri con nuovi servizi
L’iniziativa mira a valorizzare e trasformare in centri polifunzionali le stazioni di Comuni con meno di 15 mila abitanti.
Rendere le stazioni un valore aggiunto del tessuto sociale sfruttandone la presenza capillare sul territorio nazionale per convertirle in centri multiservizi per i cittadini e le comunità locali.
È questo l’obiettivo di Stazioni del Territorio, progetto promosso dalle società del Gruppo FS e rivolto agli scali ferroviari dei comuni con meno di 15 mila abitanti.
L’iniziativa mira a trasformare le stazioni in centri polifunzionali utilizzando fabbricati, con spazi disponibili, e aree esterne in disuso così da metterli a disposizione della cittadinanza con l’inserimento di servizi polivalenti e di pubblica utilità.
I servizi presenti in queste stazione sono stati oggetto di accordi sottoscritti dal Gruppo FS Italiane con: Amazon Locker, Associazione Nazionale Carabinieri, Croce Rossa Italiana, Federazione dei Medici di Medicina Generale (FIMMG), Federfarma e Sport e Salute.
L’iniziativa prevede anche l’interlocuzione con Infratel Italia che, in stretto coordinamento con i comuni, è a disposizione per portare la connessione WI-FI gratuita all’interno delle stazioni ferroviarie.
Secondo lo studio "Piccole Stazioni: un tempo nuovo per i borghi” realizzato dal Policy Observatory della Luiss School of Government in collaborazione con il Gruppo FS è emerso infatti che il 78% degli intervistati ritiene che risiedere in un borgo offra una migliore qualità della vita rispetto alla città, di particolare interesse che il 39% dei giovani tra i 18 e i 34 anni abbia valutato la possibilità di vivere in un borgo. Questa tendenza, tuttavia, secondo il Policy Observatory si scontra con alcune sfide, come l'accesso ai servizi, la connettività e le opportunità di lavoro.
Il progetto Stazioni del Territorio si propone quindi come un ponte verso la realizzazione di questa aspirazione, offrendo alle stazioni ferroviarie non solo una rinnovata centralità ma anche un cambio di visione: da semplici snodi ferroviari a hub di servizi, cultura e coesione sociale per le rispettive comunità locali.
San Lorenzo e Costarainera hanno sul proprio comune spazi enormi a servizio della fermata d’emergenza del treno sulla nuova linea ferroviaria internazionale Genova Ventimiglia.
Lato Via Pietrabruna troviamo la palazzina di servizio (nella foto di apertura ) e le banchine nuove per lo sbarco dei passeggeri già funzionanti e illuminate la notte (nella foto seguente).

Dal lato Via Mulino (Rio Fossarelli Comune di Costarainera) sorgono : un eliporto completamente attrezzato, un palazzina attrezzata a posto di primo soccorso e un altra palazzina di servizio e dei piazzali in grado di contenere più di 100 veicoli. ( foto seguenti)

In Via Pietrabruna ( variante ) si trovano ancora i capannoni di servizio del cantiere della Cogefar serviti per la costruzione della nuova ferrovia ( foto sotto)

Zona Ponticelli Rio Inferno si trova la discarica di servizio che è servita per lo smaltimento del materiale estratto dalle gallerie, e il ponte sulla Via Aurelia che collegava la nuova ferrovia con la vecchia sul mare. ( foto sotto)

Tutte queste aree e manufatti rappresentano oggi una grande opportunità per un grande progetto di rigenerazione urbana sostenibile intercomunale tra l'interesse collettivo e l'abitare sociale.
La trasformazione di queste aree in stato di abbandono in luoghi vitali può innescare un impulso straordinario, creando opportunità di lavoro e promuovendo la crescita economica.
La chiusura di tante attività piccole attività economiche a San Lorenzo al mare e nella sua valle ha lasciato alti tassi di disoccupazione, servizi di scarsa qualità e spazi pubblici fatiscenti. Questo ha escluso i residenti dalle opportunità offerte dai comuni vicini più grandi e più prosperi e ha minato profondamente la qualità della vita dei residenti e l’attrattività turistica del territorio . Questo sogno di riqualificazione che abbiamo come Uniti Cambiamo San Lorenzo porterà certamentamente ad una maggiore abitabilità del territorio e, di conseguenza, allo sviluppo di una nuova economia locale.
Nel video seguente dedicato alle manifestazioni estive del 1991 scoprirete le tante attività perse oggi.
Certamente l’attività che per i servizi che offriva ha più influito sull’economia di San Lorenzo e dei paesi vicini è il Sanatorio di Costarainera. Più di 300 persone tra medici, infermieri, addetti vari lavoravano nei due presidi ospedalieri e nell’azienda agricola, in particolare il Barellai era anche un pronto soccorso. Il complesso ospedaliero passato poi all’asl sarà cartolarizzato per ripianare il disavanzo sanitario della Regione nel 2012.
Per chi volesse approfondire la storia di questi ospedali è disponibile un libro “Il Sanatorio di Costarainera e il suo Parco terapeutico fra storia e attualità”
La stazione di San Lorenzo è stata per anni la porta della Valle di San Lorenzo, molti non ricordano che fu un vero e proprio scalo ferroviario con un binario morto dove venivano stoccati i vagoni merci per essere scaricati o caricati di ogni genere di merce . Fu stazione di posta dove almeno quattro treni postali al giorno fermavano.
Dai primi anni del dopoguerra fino agli anni 70 fu il principale volano di promozione del turismo per San Lorenzo al mare , anni in cui internet non esisteva i ragazzi e le ragazze che qui venivano in vacanza avrebbero poi nell’inverno fatto promozione di San Lorenzo nei loro paesi d’origine, tanti di questi poi cresciuti a San Lorenzo sono tornati per anni in vacanza oppure hanno comprato casa.
Il futuro
Premesso che tutto dovrà essere concordato con i comuni di Costarainera , Imperia, Rete Ferroviaria Italiana , e dei privati nel breve : Lato di Via Pietrabruna la fermata d’emergenza può già da subito essere inserita nei programma dei treni storici turistici tematici in collaborazione con Regione Liguria.