Le giornate del patrimonio 2025 in Francia hanno visto l’apertura straordinaria dell'opera 261. La tempesta Alex dell’ottobre 2020 causò al morte di 18 persone di queste 8 non sono ancora state ritrovate, 420 case vennero distrutte o danneggiate, 1490 persone furono salvate , anche il. Museo del Vallo Alpino di Vievola fu gravemente danneggiato e reso inagibile. Il museo curato dall’Asval fu inaugurato nell’agosto del 2016 si tratta dell'unica opera del Vallo Alpino ripristinata come si trovava in origine, alla vigilia della seconda guerra mondiale. I lavori dopo la tempesta Alex hanno riguardato tutti gli aspetti: dalle murature e pavimenti, rovinati a causa del fango e detriti alla parte esterna devastata completamente dalla furia dell'acqua. All'interno sono stati quindi ripristinati tutti quei materiali recuperati dall'ASVAL nel corso degli anni, brande, tavoli, panche, casse per munizioni, vestiario, buffetterie, parti di impianti ecc. e che hanno permesso il ripristino ad oggi quasi completo della dotazione dell'opera.

 

7 Agosto 2016, dopo due anni di lavoro, l'opera 261 è stata finalmente aperta al pubblico. Si tratta dell'unica opera del Vallo Alpino ripristinata come si trovava in origine, alla vigilia della seconda guerra mondiale. Infatti, l'unica altra opera restaurata, al Passo di Monte Croce Carnico, al confine con l'Austria, è stata mantenuta “in servizio” sino al 1992 e successivamente restaurata dall'ASSFNE (Associazione per lo Studio e la Salvaguardia delle Fortificazioni a Nord Est), con impianti e attrezzature “moderni” risalenti cioè agli anni '50-'80.
 I lavori hanno riguardato tutti gli aspetti: dalle murature e pavimenti, rovinati a causa dell'incuria, del tempo e di alcuni “errori” costruttivi; all'installazione delle porte stagne, previste ma mai messe in opera; alla ricostruzione di impianti, suppellettili e armamenti, asportati completamente nel 1943-1947.
 All'interno sono stati quindi riportati tutti quei materiali recuperati dall'ASVAL nel corso degli anni. Alcuni oggetti sono stati restituiti da persone che li hanno ritrovati in cantine, sottotetti e campagne della Valle Roia, ovviamente inutilizzati: brande, tavoli, panche, casse per munizioni, vestiario, buffetterie, parti di impianti ecc. e che hanno permesso il ripristino pressochè completo della dotazione dell'opera.
 A queste persone e a tutti i quali hanno prestato il loro lavoro e impegno, ovviamente, va il nostro sentito ringraziamento.
 Il Sindaco di Tenda, nel corso dell'inaugurazione, ha sottolineato il carattere “di pace” di questo progetto; infatti ha ricordato che, queste strutture militari, sono state costruite  per dividere, per separare due paesi e ora invece, li uniscono grazie a persone che, dalle due parti della frontiera, ora lavorano insieme per il recupero e la salvaguardia di queste opere militari. Questa iniziativa lancia quindi un forte messaggio di pace.

 

Il video del  discorso  del Sindaco di Tenda

 

 
Il video del giorno dell'inaugurazione
 
Tenda: domenica 5 agosto 2018 a Vievola in Val Roya il primo raduno di veicoli militari storici .Una manifestazione che ha coinvolto, oltre all'Associazione per lo Studio del Vallo Alpino, il Comune di Tenda. L' arrivo dei veicoli nei prato antistante il museo alle 9, quindi, contestualmente apertura del museo, i mezzi e i proprietari sono rimasti a disposizione dei visitatori sino alle 10,30, quando è stata formata una colonna in direzione di Tenda. Qui i veicoli sono fatti stazionare sino alle 12 sulla piazza del paese e gli equipaggi hanno incontrato le autorità locali per poi ripartire alla volta del museo dove rimarranno sino alle 18. Il pranzo offerto ai partecipanti del raduno da parte dei volontari dell'ASVAL. I soci dell'Associazione per lo Studio del Vallo Alpino, nonché i proprietari dei mezzi, sono rimasti a disposizione del pubblico per fornire chiarimenti e spiegazioni sui veicoli, sugli eventi storici nella vallata e sui materiali. Oltre alle armi, equipaggiamenti e attrezzature normalmente esposti all'esterno del museo di Vievola (oltre ovviamente a quanto presente nel museo), con l'occasione sono stati presentati anche materiali alleati e tedeschi della seconda guerra mondiale (elmetti, uniformi, ecc.)