
La piccola comunità della Valle del San Lorenzo ha ricordato domenica 14 dicembre l'eccidio nazifascista nel quale vennero trucidate ventotto persone. L'eccidio è certamente tra i più efferati e crudeli perpetrati nell'ultimo conflitto, in quanto tra le vittime figurano giovani, donne, parroci, persone inermi ed innocenti. Ma lo spirito con il quale la piccola comunità ricorda da sempre la tragedia è quello che ha inciso ai piedi del monumento”Con Amore e costante memoria Torre Paponi onora i suoi figli trucidati dalla barbarie e dall'odio monito ai violenti incitamento ai miti a voler bene e a bene operare” La ricorrenza è iniziata con la Santa Messa in suffragio delle vittime, presso la Chiesa di SS. Cosimo e Damiano, officiata dal Vescovo di Ventimiglia-Sanremo Mons. S.E. Antonio Suetta e da Don Zeno Locatelli parroco di Torre Paponi. Dopo l'omelia tenuta dal Vescovo Diocesano il parroco Don Zeno Locatelli ha letto i nomi delle 28 persone trucidate. La cerimonia è poi proseguita davanti al monumento in ricordo dei martiri dell'eccidio all'ingresso del paese, progettato dall'architetto Bartolomeo Papone nel 1984. Sulle note dell'inno di Mameli suonate dalla Banda di Santa Cecilia di Pietrabruna il Sindaco di Pietrabruna e il quello di Guastalla hanno deposto una corona a ricordo ai piedi del monumento. Il sindaco di Pietrabruna Miriano Pirero a poi portato i saluti dell'amministrazione, e ha invitato tutti a far si che episodi come quello di Torre Paponi non si ripetano più. Quest'anno la ricorrenza è arricchita dalla presenza di una delegazione di Guastalla, provincia di Reggio Emilia, composta dal Sindaco la dott. Camilla Verona e rappresentanti dell'ANPI, i quali hanno voluto essere presenti alla commemorazione in quanto tra le vittime dell'eccidio figura Don Pietro De Carli originario appunto di Guastalla e Parroco di Torre Paponi durante la guerra. Egli fu trucidato e bruciato brutalmente in un fienile assieme al Parroco di Lingueglietta Don De Andreis. Sono intervenuti anche l'On Giovanni Rainisio Presidente dell'istituto storico della resistenza di Imperia e il prof. Carlo Alassio. Per ultimo ha preso la parola Francesco Brilla che ha invitato tutti ad impegnasi a tramandare alle giovani generazione queste storie.
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