Approvata all'unanimità, la mozione per dire no al cibo sintetico presentata, durante il consiglio comunale del 15 dicembre . Con la mobilitazione, che ha già raccolto oltre 200 mila firme, la Coldiretti vuole promuovere una legge che vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione del cibo sintetico in Italia, dalla carne prodotta in laboratorio al latte “senza mucche” fino al pesce senza mari, laghi e fiumi. Contro, appunto, il cibo sintetico. È una corsa contro il tempo visto che già ad inizio 2023 potrebbero essere, infatti, introdotte a livello Ue le prime richieste di autorizzazione all’immissione in commercio che coinvolgono Efsa e Commissione Ue, dopo la prima autorizzazione concessa dalla Fda Usa. Da una ricerca condotta sempre dall’associazione di categoria, l’84% degli italiani si dichiara contrario all’idea di cibi prodotti in laboratorio da sostituire a quelli coltivati in agricoltura.
Il testo della mozione approvata
PREMESSO che il cibo sintetico:
- è prodotto in bioreattori;
- non salvaguarda l’ambiente perché comporta un maggiore consumo di acqua ed energia rispetto agli allevamenti tradizionali e soprattutto è meno efficiente di quelli oggi più performanti.
- limita la libertà dei consumatori e omologa le scelte sul cibo;
- favorisce gli interessi di pochi operatori, monopolizzando l'offerta di cibo nel mondo;
- spezza lo straordinario legame che unisce cibo e natura;
- non tutela la salute non essendoci garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare e l’esperienza maturata è ancora troppo limitata per giungere a conclusioni differenti;
- non aiuta a perseguire gli obiettivi di giustizia sociale, in quanto prodotto sulla base di brevetti e tecnologie con alti costi di ingresso e sviluppo, nelle mani di pochi grandi investitori multinazionali; - può avere impatti socio-economici molto pericolosi, in quanto frutto di una fascinazione ecologica che non ha finora consentito riflessioni ben più approfondite;
ATTESO che il raffronto con i sistemi più avanzati e sostenibili per la produzione del cibo, propri dell’agroalimentare italiano, consente di valutare correttamente gli esiti pregiudizievoli per l’ambiente del cibo sintetico fabbricato a mezzo di bioreattori;
CONSIDERATO che:
- ai sensi dell’articolo 3 del citato decreto legislativo n. 267 il Comune è l'ente locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo;
- in attuazione del principio di sussidiarietà di cui all’articolo 116 della Costituzione il Comune è l’Ente che, in virtù del rapporto di prossimità con i cittadini, può efficacemente garantire la salvaguardia dei diritti fondamentali alla salute ed alla corretta alimentazione anche attuando le misure di tutela predisposte a livello statale;
- Coldiretti ha promosso una petizione contro il cibo sintetico e sono nate diverse iniziative di sensibilizzazione finalizzate ad evidenziare i rischi della diffusione del cibo artificiale;
- la petizione di Coldiretti è pienamente condivisibile quanto a contenuti e modalità di attuazione delle finalità nella stessa esplicitate;
- gli impatti omologanti di un modello produttivo distante dalle specificità territoriali locali può cancellare le produzioni tipiche, distintive e tradizionali connesse alla varietà della biodiversità locale;
IMPEGNA
il Sindaco e la Giunta Comunale
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ad aderire pienamente alla petizione promossa da Coldiretti contro il cibo sintetico sostenendo tutte le conseguenti e connesse iniziative di sensibilizzazione attinenti ai pericoli del cibo sintetico ed avvalorate anche dal mondo accademico e scientifico;
ad adottare apposita deliberazione nella quale siano riportate le premesse e le motivazioni del presente ordine del giorno, fornendo specifiche direttive ai competenti uffici e servizi del Comune per la sollecita trasmissione della stessa al Ministero dell’Agricoltura della Sovranità Alimentare e delle Foreste;
ad adottare, nel rispetto delle rispettive competenze, tutti i provvedimenti utili al sostegno della petizione Coldiretti contro il cibo sintetico.