locandina castagnat 2025 al  casone di partigiani

Il Gruppo Ecologico Martiri della Libertà Partigiani val Prino ha organizzato domenica 26 ottobre come ogni anno la castagnata che chiude la stagione degli eventi che si tengono presso il Casone dei Partigiani monte Faudo. Il programma della giornata ha visto in mattinata apertura straordinaria del Museo della Resistenza alle ore 13 pranzo sociale dalle ore 15 Intrattenimento musicale con la chitarra di Alberto Cecchini che ha suonato i pezzi più belli dei cantautori Italiani . Di questi ve ne proproniamo alcuni secondo noi i più signifficativi per farci riflettere sul particolare periodo storico in cui viviamo . De Gregori "La storia siamo noi" Il messaggio che Francesco De Gregori vuole trasmettere con la frase "La storia siamo noi" è che la storia non è un'entità astratta, lontana e governata solo da grandi figure, ma è fatta dalle azioni e dalle vite di ogni singola persona, anche le più semplici e apparentemente insignificanti. I punti chiave del messaggio sono: Democratizzazione della storia: De Gregori sfida la visione tradizionale che vede la storia come una narrazione epica e monumentale, fatta di re, eroi e potenti. Al contrario, la storia è un processo collettivo in cui ogni individuo, con le sue scelte e la sua esistenza quotidiana, contribuisce a tesserne la trama. Responsabilità collettiva: La frase sottolinea l'idea di una responsabilità condivisa. Nessuno può sentirsi escluso ("nessuno si senta offeso", "nessuno si senta escluso"). Ognuno ha un ruolo nel determinare il corso degli eventi, sia in modo consapevole che inconsapevole. Critica al disimpegno: Il brano si oppone al cinismo e all'indifferenza, tipici di chi si sente impotente o crede che le proprie azioni non facciano la differenza. Il verso "Ma è solo un modo per convincerti / A restare chiuso dentro casa quando viene la sera" è una critica diretta a chi utilizza l'idea che "tutti rubano nella stessa maniera" per giustificare il proprio disimpegno. Il potere della gente: La canzone celebra il potere della gente comune, della "gente che fa la storia quando si tratta di scegliere, di andare". La storia avanza e si decide non nei palazzi del potere, ma nelle strade e nelle vite di tutti i giorni. In sintesi, il cantautore esorta a non sentirsi mai spettatori passivi, ma protagonisti attivi di un processo storico in continuo movimento.

 

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