IL VIDEO DEL GIORNO

Civezza giornata internazionale contro la vilenza sulle donne le protagoniste dell'evento

 Il titolo dello spetttacolo "Ogni Cinque Minuti" Rappresenta il lasso di tempo che, secondo i dati dell’Onu, intercorre tra una violenza e l’altra ai danni delle donne in tutto il mondo. È in questo modo che l’amministrazione comunale ha deciso di celebrare questa importante ricorrenza, Domenica pomeriggio dalle 18 presso il Forum Ricca di Civezza è andato in scena lo spettacolo “Ogni cinque minuti” per sensibilizzare il problema della violenza sulle donne con un giorno di anticipo della Giornata internazionale sul problema.
Nel corso dell’evento, organizzato con il patrocinio del Comune di Civezza, il Sindaco Maddalena Ricca ha inaugurato la “Sedia permanente” Una sedia rossa, vuota, per simboleggiare tutte le vittime del femminicidio che non sono più tra noi. Un posto lasciato “vuoto” per riempire le coscienze di consapevolezza: la violenza sulle donne è un problema culturale ed una responsabilità sociale, che riguarda tutti!
Partita nel 2013 da Rometta, piccolo comune in provincia di Messina, su iniziativa di Maria Andaloro, Posto Occupato è una campagna virale, gratuita, che ha l’obiettivo di mantenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica sul fenomeno della violenza di genere.
Non si contano le donne che ogni giorno subiscono violenza fisica e psicologica, ma anche economica, sessuale e religiosa; tante quelle perseguitate; troppe quelle assassinate!
Leggiamo le loro storie nelle pagine di cronaca e soffriamo, ci indigniamo, ma poi dimentichiamo. Forse perché, in fondo, sono storie di donne lontane da noi.
Ma se la prossima che leggiamo fosse la storia della nostra vicina di casa, della nostra compagna di scuola, di nostra sorella, nostra madre o noi stesse?
Ogni anima violata, ogni donna abusata, ogni vita spezzata non è mai “lontana” da noi. Prendiamo quella indignazione collettiva e trasformiamola in azione concreta: occupiamo un posto a teatro, al cinema, all’università, in un parco ed ovunque si possa.
Quel posto sarà riservato per sempre ad una donna che avrebbe voluto, potuto e dovuto essere lì: sarà un segno, un monito silenzioso, voce per chi non ha più voce, che suggerisce a tutti di NON sottovalutare MAI i segnali della violenza e non voltarsi mai dall’altra parte!
Mentre il vice sindaco . Cristina D'Agostino ha ripercorso la storia di come è stata istituita proprio il 25 novembre la giornata contro la violenza sulle donne :
Voluta dall'Onu la giornata è stata istituita in memoria delle sorelle Mirabal uccise dagli agenti del dittatore domenicano Trujillo nel 1960. Una vicenda che ha contribuito alla caduta del dittatore e che è diventata un simbolo di lotta.​​Il 25 novembre 1960 Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal erano state fermate mentre erano a bordo della loro jeep dopo esser andate in carcere dai mariti arrestati per motivi politici. Le tre donne facevano parte del gruppo antagonista Movimento 14 giugno, lo stesso dittatore Trujillo le conosceva personalmente. Addirittura durante un evento nel 1949 Trujillo aveva tentato un approccio con Minerva che lo aveva rifiutato. Quel giorno dopo esser state fermate dalla polizia, le sorelle Mirabal sono state impiccate, picchiate con un bastone e poi gettate in un burrone ancora a bordo della loro jeep per fare in modo che sembrasse un incidente. Vent'anni dopo, il 25 novembre 1981 a Bogotà in Colombia durante il primo Incontro Femminista dell'America Latina e dei Caraibi, la morte delle tre sorelle è stata celebrata in modo ufficiale e quella data veniva stabilita come simbolo della lotta contro i femminicidio in America Latina.​ La serata ha visto la vendita di piantine di ciclamini, il ricavato è stato destinata a proprio per l’Associazione Martina Rossi che si occupa di offrire supporto e aiuto alle donne vittime di violenza. Presente alla serata Bruno Rossi, padre di Martina, che è tornato a parlare della morta della figlia Martina, studentessa genovese deceduta in vacanza in Spagna nell'agosto 2011, precipitando da un balcone mentre si trovava in vacanza per sfuggire a un tentativo di stupro come da sentenza del tribunale. Per l'accaduto sono stati condannati nel 2021 a 3 anni per tentata violenza sessuale di gruppo due giovani aretini Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi.

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