La tappa può sembrare improbabile, ma obbligata e imperdibile per una serata speciale in questo piccolo borgo dell’entroterra Ligure, poco sopra Ventimiglia. L’anello che unisce queste due capitali è il connubio talentuoso di due artisti Torinesi che dalla loro amicizia hanno creativamente dato inizio una collaborazione: Vincenzo Valenti, attore e regista fondatore della Compagnia Art.ò (di Torino) e Bati Bertolio, musicista, autore e arrangiatore che per la compagnia ha scritto le musiche di scena di diversi spettacoli, esibendosi sia nella sonorizzazione live, sia nelle due produzioni di tributo a Giorgio Gaber che la compagnia Art.ò porta in giro in tutta Italia.
Lo spettacolo concerto è un’esperienza immersiva nella musica e nel viaggio visionario evocato dal recitato. La scelta dei testi che accompagna “il pensiero triste che balla”, come lo definiva il compositore argentino Enrique Santos Discepolo, materializza sulla scena la coppia di ballerini che vorremmo vedere, stimola l’esperienza sensoriale degli odori dei sobborghi, dei rumori del porto, del fumo dei locali notturni, delle ombre virtuose dei milongheros a bordo Senna e che sognano l’Argentina. Lo spettacolo di Vincenzo Valenti e Bati Bertolio è un abbraccio extracontinentale, interculturale e senza tempo, nello scenario caratteristico di Torri Superiore ma che potrebbe essere nella vicina Provenza e in ogni luogo.
In questo contesto si incrociano quindi le strade tra Parigi e Buenos Aires, unite dalle contaminazioni torinesi degli artisti sopra citati e dalla ceramista e gallerista Francesca Simondi che li ha saputi intercettare nel loro viaggio per far interagire questi mondi. Non è stato difficile recuperarli in quanto Vincenzo e Bati sono già passati da Torri Superiore nel 2021, con il maestro Lorenzo Orlandini, portando lo spettacolo Domani è un altro G. Sulle donne, l’amore e le coppie secondo Giorgio Gaber. Nell’estate del 2022 la Compagnia Art.ò è nuovamente presente con lo spettacolo “Con un occhio diverso“, lettura teatrale con elementi di animazione grafica per bambini e adulti tratto dal libro L’OCCHIO DEL LUPO di Daniel Pennac, rivisto e recitato da Vincenzo Valenti.
La scelta della location per presentare questi spettacoli, inseriti in una proposta di eventi e serate organizzate dall’Associazione Culturale Torri Superiore non è casuale: per mettere in scena un sogno occorre starci dentro, occorre conoscerne la materia e gli abitanti di Torri Superiore hanno capito quanto avesse ragione Shakesperare nella sua citazione nella Tempesta “Siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i sogni”. Hanno investito per il loro sogno, ci hanno creduto e nel 1989 con lo scopo sociale di restaurare e ripopolare il villaggio medievale in stato di abbandono, di sostenere la creazione di una comunità residente, e di contribuire alla creazione di un Ecovillaggio e di un centro culturale aperto al pubblico, hanno fondato un’Associazione Culturale. Sin dall’inizio, l’idea di restaurare il villaggio si è basata su principi ecologici. Viene definito come uno dei progetti più riusciti in Italia, un Eco Villaggio storico con una grande vitalità che porta avanti da molti anni tantissime attività tra cui sede di accoglienza per residenza artistiche e laboratori di ceramica e teatro. Qui infatti è custodito un piccolo laboratorio che in questi anni è stato riqualificato, ristrutturato e attrezzato per poter avviare corsi intensivi di ceramica abbinati alla vacanza in eco villaggio, in collaborazione con l’Associazione Culturale Messy Lab, fondata nel 2018 con lo scopo di sostenere e valorizzare la cultura della ceramica attraverso la promozione di corsi, laboratori nelle scuole e viaggi culturali progettati in collaborazione con realtà presenti sul territorio Ligure e Piemontese che perseguono una filosofia di vita attenta a promuovere pratiche legate alla sostenibilità ambientale.
Gli artisti sono ripartiti per il loro viaggio lasciandoci il ricordo di una sera d’estate dal sapore molto intimo, con tutta la Comunità di Torri e dei suoi ospiti raccolta sotto le stelle ad ascoltare Piazzolla, sognando Parigi e Buenos Aires.
Rosy