
Cardiologo, segretario di Slow Medicine, ricercatore negli Stati Uniti, Bobbio approfondisce nel libro una riflessione sull’abuso delle cure, sul bisogno di oggettivare la propria salute e sull’esagerata fiducia nelle potenzialità della tecnologia; non disgiunta dall’amara realtà degli ingenti interessi economici
"La medicina deve diagnosticare le malattie e curarle e svolge bene questo compito. Negli ultimi decenni ha ottenuto straordinari successi, che hanno permesso di guarire malattie letali, ridurre sofferenze, prolungare la vita. Ma il nostro benessere dipende anche da fattori non indagabili con esami di laboratorio e non curabili con le medicine: lavoro, relazioni personali, condizioni economiche. Eppure molti vanno dal medico per ogni disagio, facendosi prescrivere esami probabilmente inutili, innescando cure che spesso non risolvono il problema, ma creano ansia e inducono effetti peggiori del disturbo iniziale..." L’autore è stato intervistato dalla professoressa Caterina Martino, docente Istituto Ruffini di Imperia e da alcuni suoi studenti. Il giovane pianista Alessandro Carrai dell'Associazione San Giorgio Musica di Cervo ha eseguito alcuni intermezzi musicali.
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